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Aspettando Torino Vs Atalanta, ovvero della voglia di rivalsa.

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Se c’è una cosa che non è mai mancato nei confronti tra Toro ed Atalanta negli ultimi anni è stato un certo agonismo e una marcata spigolosità reciproca tra i giocatori in campo. Se poi vogliamo metterci sul piatto odierno che il Toro arriva da una sconfitta nel precedente turno contro l’Udinese e che gli orobici hanno una gran voglia di riscattare il cappotto subito in casa all’andata ecco servite le premesse migliori per vedere una partita che sarà probabilmente giocata allo spasimo da entrambe le formazioni, in un match che significa anche scontro diretto per la salvezza.

L’Atalanta guidata da mister Colantuono è una formazione un po’ meno brillante di quella vista lo scorso anno quando, nonostante la pesante penalizzazione di sei punti per il calcio-scommesse e lo choc legato alla squalifica di Cristiano Doni seppe costruirsi un campionato molto brillante conquistando il 12° posto ed eguagliando il proprio record di punti (52) in serie A. Quest’anno i nerazzurri appaiono una formazione molto più nervosa e dal rendimento altalenante, sicuramente meno esplosiva in attacco nonostante il solito Denis cerchi tenere il reparto vivace, mentre semmai è l’apporto di Maxi Moralez a sembrare inferiore alla passata stagione. Comunque il calciomercato invernale sembra aver portato alla causa della “Dea” giocatori più motivati rispetto ai partenti, come ad esempio Scaloni, Del Grosso, Brienza venuti ad avvicendare i Peluso e gli Schelotto, già da inizio stagione con la testa proiettata a grandi club. Domani Colantuono, uno dei pochi allenatori dell’era Cairo, a cercare di impostare uno straccio di gioco durante la sua breve e travagliata esperienza sulla panca granata, dovrebbe presentare all’Olimpico una formazione un po’ rimaneggiata per le squalifiche di Bonaventura e Biondini e le indisposizioni fisiche di Cigarini, Troisi e Ferri, mentre Lucchini pare recuperabile almeno per la panchina, in forte dubbio Parra per una gastrite. Comunque gli orobici dovrebbero schierarsi con lo schema ad “albero di Natale”, come viene denominato il 4-3-2-1 che il tecnico romano porta avanti in questa stagione sulla falsa riga dell’impostazione tattica del collega Ancelotti. In porta giocherà il bravo Consigli, uno dei migliori estremi difensori italiani, che da almeno due stagioni aspetta una chiamata importante in un club prestigioso, sperando che la corrente stagione in chiaroscuro non ne scalfisca le speranze per il futuro, la difesa vedrà Scaloni e Del Grosso esterni, con quest’ultimo, che aveva giocato col Siena un mese fa a Torino, che sembra particolarmente in verve ed esaltato per il cambio maglia, tanto da non far sentire assolutamente nostalgia nei tifosi di Peluso; i due centrali invece saranno Stendardo, vero leader del reparto, e Canini, che invece sembra ancora un po’ svagato in mezzo al reparto della sua nuova squadra. Davanti alla difesa, ad occuparsi dell’impostazione della manovra, ci sarà Radovanovic, con Carmona e uno tra Cazzola e Giorgi, a fare da scorta ed opera di rottura del gioco avversario. In avanti i due trequartisti, che fanno da sponda per l’attaccante centrale e a turno da seconda punta con licenza di muoversi lungo tutto il fronte d’attacco per colpire meglio, di cui uno sarà sicuramente Brienza mentre per l’altro posto è di nuovo ballottaggio tra Giorgi e Maxi Moralez; mentre il terminale offensivo è ovviamente l’inamovibile German Denis. La rifinitura odierna dovrebbe chiarire a Colantuono questi ultimi dubbi.

In casa granata invece han tenuto banco più che altro le belle prestazioni della Primavera che al torneo di Viareggio ha brillantemente superato la fase a gironi, grazie ai gol di Kebasele e Barbosa, due grandi scommesse in prospettiva futura per il nostro club. Per quanto riguarda la prima squadra invece la squalifica di D’Ambrosio e il ritorno di Ogbonna e Bianchi titolari saranno le novità più rilevanti dell’undici granata. Nella rifinitura odierna inoltre saranno valutate le condizioni di Santana che in settimana ha avuto guai con una distorsione tibio-tarsica e pare davvero difficile vederlo in campo. Quindi davanti alla “saracinesca” Gillet dovrebbero operare da destra a sinistra Darmian, Glik, Ogbonna e Masiello, con quest’ultimo nuovamente titolare nonostante le defaillance di Udine, mentre Rodriguez siederà in panchina dopo aver sostituito degnamente Ogbonna negli ultimi due mesi. Duo di centrocampo ancora la coppia Brighi e Gazzi, con Cerci e, probabilmente, Birsa esterni alti. Lo sloveno dovrebbe vincere la concorrenza su uno scalpitante Menga che sia in allenamento sia al Viareggio ha fatto intravedere numeri molto interessanti, ma su cui difficilmente Ventura dovrebbe scommettere dal primo minuto; mentre anche la soluzione Vives sembra poco praticabile, almeno se l’intenzione del mister ligure non sia quella di fare una gara accorta e meno spregiudicata del solito. Duo di attacco dovrebbe essere Barreto, sempre alla ricerca della condizione migliore, e Bianchi, in una gara particolare per lui, in quanto ex prodotto del vivaio Atalantino pare destinato nella prossima stagione a tornare a rivestire la maglia nerazzurra vista la mancanza di rinnovo contrattuale con il Toro.

Questo è un momento delicato della stagione ed entrambe le formazioni non avranno voglia di commettere passi falsi, la chiave della partita potrebbe risiedere in chi più riuscirà a tenere i nervi saldi nei 90 minuti ed ogni episodio potrebbe risultare quello decisivo, perciò occhio anche all’operato dell’arbitro e dei suoi collaboratori, già purtroppo decisivi ad Udine. Un ulteriore consiglio: pressare il portatore di palla avversario anche prima della metà campo, almeno per far perdere smalto al reparto mediano orobico e creare rotture tra quel reparto e quello dei trequartisti.

E allora FORZA VECCHIO CUORE GRANATA!!

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